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mercoledì 20 aprile 2011

Riscopriamo vecchi interpreti


Nato nel territorio di Matanzas, visse un'adolescenza molto avventurosa a causa dell'attività politica del padre, José Marino Barreto detto El Bombin, che lavorava a fianco del presidente Menocal; quando ha pochi mesi d'età la famiglia si trasferì per motivi politici in Spagna, da dove però fuggì allo scoppio della guerra civile.
Ritornato a Cuba, crebbe in grosse ristrettezze economiche, nonostante nel frattempo il padre fosse diventando il più noto medico dell'isola; nel 1940 la famiglia ritornò, in maniera definitiva, in Spagna, e Marino frequentò il liceo dei padri Scolopi, ottenendo il titolo di "don" che da quel momento in poi abbinerà al suo nome.
Nel 1944 fuggì di casa per arruolarsi nella Legione straniera francese in quanto il padre lo voleva laureato in odontoiatria, e visse per due anni nel Marocco spagnolo; ferito in battaglia in Algeria, durante la convalescenza entrò a far parte della banda musicale della Legione aSidi Bel Abbes.
Scoperta la musica, decise quindi di iscriversi al Conservatorio di Tetuan e si diplomò in contrabbasso; tornato a Madrid, nel 1948 entrò nell'orchestra di Roque Carabajo. Fu proprio con questo complesso che giunse in Italia nel 1949 per una serie di esibizioni; durante una serata a Viareggio, a causa di un'indisposizione del cantante, si trovò a doverlo sostituire: il successo fu tale che, da quel momento, decise di iniziare l'attività di cantante, prima nell'orchestra di Gigi Stok e poi da solista.

Don Marino Barreto con la moglie Linda Huri Blumenfeld ed i figli David ed Altagracia nel 1964
Nella seconda metà del decennio successivo ebbe i suoi maggiori successi: ricordiamo La più bella del mondo, scritta da Marino Marini, che superò le centomila copie vendute, Angeli negri (cover di Angelitos negros, brano di Pedro Infante del 1948 dal film omonimo, ripreso poi da Fausto Leali nel 1968), Arrivederci (scritta da Giorgio Calabrese per il testo e da Umberto Bindi per la musica), Per un bacio d'amor (scritta da Alberto Testa per il testo e da Poes per la musica), Un'anima tra le mani (ripresa dai The RokesCinque minuti ancoraConsuelo (scritta per lui da Ugo Calise) ed anche qualche canzone di cui lo stesso Barreto fu autore, come Hasta la vista señora (il suo maggior successo, con duecentomila copie vendute, tradotta in otto lingue e usata per lungo tempo come sigla di chiusura delle serate dalla sua orchestra) e Visino de angelo, scritta per la figlia Altagracia, di cui nel1958 fu realizzato uno dei primi videoclip della storia musicale italiana.
Il suo successo declinò rapidamente con l'avvento del beat, ma Barreto continuò a esibirsi nei locali come esponente della musica che allora veniva definita "confidenziale" e ad incidere per la Philips, la principale casa discografica per cui ha lavorato.
Morì nel 1971 di cirrosi epatica all'ospedale Fatebenefratelli di Milano. Lasciò la moglie Linda Huri Blumenfeld (medico) e i due figli: David, avuto dalla moglie, e Altagracia nata da una relazione precedente al matrimonio con Rossella Tatoli.

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